Politica

Presi per il culo

Ho molto pensato prima di scrivere questo post su quanto avviene nel consiglio regionale laziale fra ruberie, aperitivi a 2mila euro, vacanze e regali e ricariche telefoniche pagate con i nostri soldi. Ho molto pensato prima di affrontare il caso Polverini, perché qualsiasi cosa si scrive rischia di essere populista o giustizialista. E io non vorrei essere né l’uno né l’altro.

Però sono giunto a una conclusione. Che, qui, ci stanno prendendo tutti per il culo. E’ una realtà oggettiva, non mistificata, che non rischia di risentire di derive giustizialiste né di populismo becero e coatto. Presi per il culo. Né più, né meno. Noi li votiamo, gli firmiamo un assegno mensile di 8mila euro, concediamo vizi e capricci, carichiamo il cellulare, paghiamo la troia, sosteniamo l’amante, offriamo caviale e champagne, organizziamo viaggi esotici. E poi ci vengono a dire di stringere la cinghia, ché il lavoro non c’è, che noi giovani siamo mammoni, che non viaggiamo, non facciamo figli, non consumiamo, che siamo drogati, che fumiamo, che siamo depressi, che siamo generazione perduta, che siamo viziati e poi Bruno Vespa ci fa una puntata chiamandoci degradati e perversi e poi si vede come va a finire che uccidiamo chi non vuole fare orgia e bla bla bla.

Ecco, presi per il culo.

Ps. Una cosa va detta e ripetuta fino allo sfinimento. Quelli sono soldi nostri. Sì, anche di noi che abbiamo un contratto di 3-6-9 mesi senza rimborso se non siamo soddisfatti. Sì, anche di noi che non abbiamo diritto a malattie e pensione e ferie. Sì, anche di noi che versiamo all’Inps così poco che la pensione la vedremo con il lanternino. Sì, anche nostri.

Un pensiero riguardo “Presi per il culo

  1. E quindi? Voglio dire, non si può fare assolutamente niente. E con niente intendo niente, non esiste “coscienza popolare”, non esiste “ricambio generazionale” o altro. Lo sanno tutti che siamo presi per il culo. E non si può fare niente. Non sono neanche fatalista.

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